Osservatorio Mensile Maggio 2016: Ragazzi italiani “bamboccioni”? Il 66% degli under 35 vive coi genitori per colpa della crisi…
In Italia, più che nel resto d’Europa, i ragazzi
vivono a lungo in famiglia. Dalle rilevazioni Eurostat emerge come
a seguito della crisi economica, tra il 2007 e il 2014, la quota
degli under 35 che vivono con i genitori è aumentata di 5
punti percentuali (dal 61% al 66%), una crescita superiore a quella
registrata nell’area euro (dal 47% al 49%). Secondo gli
intervistati, questa condizione è dettata essenzialmente dal
fatto di non essere autonomi dal punto di vista economico (66%),
come dimostra anche l’elevato tasso di disoccupazione
giovanile nel nostro Paese.
Secondo la maggior parte degli intervistati (58%), infatti, il
prerequisito fondamentale per iniziare una vita autonoma è
avere un lavoro.
Oltre a restare in famiglia più a lungo rispetto ai loro
coetanei europei, quando i giovani italiani vanno a vivere da soli
hanno comunque bisogno del supporto della famiglia: il 75% degli
intervistati pensa sia giusto che i genitori aiutino i figli quando
questi lasciano la famiglia d’origine.
Questa necessità di supporto è avvertita maggiormente
dagli uomini che delle donne (rispettivamente 79% contro 69%). Il
supporto della famiglia è necessario principalmente per
l’acquisto della casa o il pagamento dell’affitto (per
il 67% del campione), mentre il 25% degli intervistati indica anche
il pagamento delle bollette e il 22% ritiene sia importante
l’aiuto che i genitori possono dare nella gestione dei
bambini.