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Osservatorio Mensile Luglio 2016: i giovani sono i principali utilizzatori dei servizi di sharing economy. Circa 1 su 5 ha sperimentato Car o Ride Sharing, il 14% l’House Sharing

La crisi economica ha portato gli italiani ad avvicinarsi a nuove forme di consumo, alcune delle quali, come il ricorso all’acquisto di beni usati e la sharing economy, risultano ancor oggi importanti seppur in un contesto come quello attuale di ripresa economica, caratterizzato dalla crescita della fiducia e dei consumi.

Il 39% degli intervistati ha dichiarato di aver acquistato beni usati negli ultimi 12 mesi e la motivazione principale è il risparmio economico (69%). L’acquisto di questi beni avviene sempre più attraverso Internet (45%), ma anche tramite mercatini dell’usato (41%). Il 29% ha acquistato libri, dischi, giochi e attrezzi per il tempo libero, il 16% abbigliamento e accessori e il 14% prodotti di elettronica ed elettrodomestici.

Un’altra forma di consumo emersa negli ultimi anni è la sharing economy. I giovani sono i principali conoscitori e utilizzatori dei servizi di sharing economy. Il 54% dei 18-34enni sa infatti cosa significa «sharing economy» contro il 45% del totale campione.

Tra i servizi di sharing economy più utilizzati dai giovani si segnalano il car sharing (il 22% degli under 34 l’ha sperimentato contro il 12% del totale campione), il ride sharing (ovvero la condivisione di un viaggio, tipo bla-bla car: 17% contro 9%), il bike sharing (14% contro l’11%) e l’house sharing (14% contro il 6%).

Per il 26% degli intervistati i servizi di sharing economy permettono di risparmiare e il 16% le considera delle soluzioni innovative ed al passo con i tempi. Una quota pari al 13%, invece, la reputa una valida risposta al consumismo preferendo condividere alcuni beni invece che possederli.