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Osservatorio Mensile Novembre 2016: il 91% degli italiani considera l’attuale sistema pensionistico italiano inadeguato ma la riforma delle pensioni è considerata meno prioritaria rispetto alla necessità di creare lavoro e abbassare le tasse

Nelle ultime settimane il governo è impegnato nella definizione della nuova riforma pensionistica. L’81% degli intervistati ne ha sentito parlare, ma non la considera una priorità che il Governo deve affrontare in questo momento. A preoccupare di più in questi mesi è sicuramente la situazione economica del paese. Gli italiani considerano infatti più urgente intervenire per creare lavoro (61%) e abbassare le tasse (59%).

Gli ultimi due anni sono stati particolarmente difficili per l’Italia anche sul fronte dell’immigrazione: il tema è rilevante anche per l’opinione pubblica (38%) che si aspetta un intervento del Governo in questo senso. Tra le altre priorità indicate c’è anche il tema della lotta all’evasione fiscale (35%), anch’essa ritenuta più importante della riforma delle pensioni (30%). Il tema delle pensioni acquista più rilevanza per il campione di popolazione più adulta, i 55-64enni, ovvero quello più vicino al momento della pensione. Il 96% di questo target è infatti a conoscenza del fatto che il Governo sta valutando una modifica della riforma Fornero (contro l’80% del campione totale). Inoltre, considerano la riforma del sistema pensionistico italiano la terza priorità (44%) dopo la riduzione delle tasse (59%) e la creazione di posti di lavoro (59%).

Gli italiani auspicano un intervento sulle pensioni in quanto l’attuale sistema pensionistico non è ritenuto idoneo (dal 91% degli intervistati) a garantire uno stile di vita adeguato a chi termina la propria carriera lavorativa.

Qualsiasi riforma del sistema pensionistico si voglia implementare, questa – secondo gli intervistati – deve mirare a garantire una maggiore equità sociale, abolendo i privilegi/le pensioni d’oro (67%) e assicurare una pensione dignitosa per tutti (48%). Questi due aspetti sono ancora più rilevanti per i 55-64enni: il 74% di questo campione vorrebbe infatti l’abolizione dei privilegi e il 52% una riforma in grado di assicurare una pensione dignitosa per tutti.