SALDI ESTIVI: UN ITALIANO SU TRE QUEST'ANNO SPENDERA' MENO
Secondo l’Osservatorio Findomestic i saldi non sono più un evento atteso e “irrinunciabile” anche se 4 su 10 ne approfitteranno e altrettanti daranno almeno un’occhiata. 6 italiani su 10 spenderanno fino a un massimo di 300 euro, la gran parte (77%) per l’abbigliamento.
Per i saldi estivi non c’è più l’attesa di una volta, le promozioni si sono moltiplicate durante l’anno e anche per questo il 32% dichiara che ridurrà il budget rispetto all’anno scorso: il 20% spenderà “di meno”, il 12% “molto di meno” e solo il 9% pensa di spendere più dei saldi invernali. A scattare questa fotografia è l’ultima indagine dell’Osservatorio Findomestic da cui emerge un atteggiamento sempre più selettivo e prudente nei confronti delle occasioni promozionali.
La spesa media prevista per i saldi estivi 2025 si attesta a 163 euro. Il 61% di chi ha intenzione di acquistare ha fissato un budget entro i 300 euro, con un 29% che non supererà i 100 euro e un 32% che spenderà tra 101 e 300 euro. Solo una minoranza si spingerà oltre: il 12% investirà tra 301 e 500 euro, mentre appena il 10% supererà questa soglia. “I saldi estivi non sembrano più rappresentare un evento irrinunciabile: solo il 19% li aspetta con impazienza mentre per il 46% degli italiani sono ormai una delle tante occasioni promozionali presenti tutto l’anno”, spiega Claudio Bardazzi, responsabile dell’Osservatorio Findomestic. “A questi si aggiunge un 17% che non si fida e teme prezzi “gonfiati” e un 10% che preferisce il Black Friday”.
Abbigliamento e accessori restano i protagonisti incontrastati dei saldi estivi: il 77% acquisterà capi di vestiario. Seguono con un netto distacco telefoni (9%), complementi d’arredo (9%) e piccoli elettrodomestici (7%).
La maggior parte degli italiani (54%) dichiara di non aver ricevuto o notato offerte particolari. Solo il 21% ha ricevuto proposte da negozi o siti con cui è in contatto prima dell’avvio dei saldi e solo il 25% ha visto qualche promozione anticipata. Non stupisce, quindi, che pochi (il 5%) dichiarino di aver già approfittato dei pre-saldi anche se il 35% ammette di avere in mente almeno un acquisto e un altro 40% si guarderà intorno per capire se ci sono offerte convenienti senza però avere in mente obiettivi precisi. Tra chi non prevede di fare acquisti una quota rilevante (34%) afferma di non avere bisogno di nulla
“Se l’accoglienza che gli italiani riservano ai saldi estivi è tiepida è anche perché oltre otto su dieci –prosegue Bardazzi – sono completamente (21%) o almeno in parte (62%) d’accordo con chi sostiene che non usufruirà dei saldi perché possiede già troppi beni, spesso inutilizzati. Non a caso il 42% ritiene che i saldi sarebbero più interessanti se prevedessero sconti extra legati alla restituzione dell’usato, mentre il 33% ammette che sarebbe più tentato ad acquistare se solo i rivenditori adottassero una comunicazione più chiara e volta a dimostrare la reale convenienza dei saldi”.