IL 63% DEGLI ITALIANI SI E' CONCESSO UNA VACANZA QUESTA ESTATE
L’inflazione resta la prima preoccupazione ma fa meno paura rispetto agli ultimi mesi, mentre il cambiamento climatico preoccupa più della perdita del potere d’acquisto. Italiani più oculati in vacanza, il 68% ha speso quanto prevedeva. Il 27% dichiara di non aver fatto vacanze, soprattutto per una questione economica. Prima dell’estate solo 1 su 10 pensava di non farle.
Lo stato d’animo degli italiani resta di grande preoccupazione. Si teme per le guerre che si combattono alle porte dell’Europa (33%), per la situazione economica del Paese (34%), per il cambiamento climatico (43%) ma in particolar modo per la situazione economica familiare: le famiglie sono preoccupate per il progressivo calo del potere d’acquisto (42%) e soprattutto per l’inflazione (55%), anche se nell’ultimo mese cala di 7 p la % di chi la indica tra i principali timori.
In questo clima di preoccupazione, gli ottimisti verso il futuro sono a fine agosto (le interviste sono state realizzate gli ultimi giorni di agosto) solo il 41%, esattamente come un mese fa. Ma due mesi prima erano ancora il 47%. Nessun peggioramento agostano, potremmo dire, ma nemmeno un segnale di ripresa delle attese verso il futuro. E questo pessimismo, oltre ad essere alimentato dal clima di preoccupazioni, è dato anche dalla perdurante percezione di criticità del proprio bilancio familiare.
Nonostante che gli indicatori relativi all’occupazione e alla dinamica dei redditi siano positivi, nonostante che siamo davanti oramai da mesi ad un lento ma progressivo recupero del potere d’acquisto, le famiglie continuano, infatti, a lamentare problemi economici. La quota di famiglie che sentono di avere problemi significativi nella gestione del bilancio famigliare ritorna al 44%, un dato elevato, il più elevato da marzo 2024 in poi, sul quale pesa sicuramente anche l’«effetto post vacanze».
Il 73% degli italiani dichiara di aver fatto nei mesi passati una vacanza o di essere in fase di progettazione per settembre. Il 27% che dichiara di non aver fatto vacanza (e di non essere in procinto di farla). A giugno di quest’anno, alla vigilia delle partenze, le famiglie che pensavano di non fare vacanze erano molte di meno, solo l’8%. Circa la metà di questo 27% che non ha fatto vacanza sostiene di aver cambiato i programmi per i prezzi troppo alti. Non è l’unica motivazione ma di certo è quella prevalente. Come prospettato nell’Osservatorio di Giugno la vacanza degli italiani è stata in media di una settimana, al limite spezzettata in più week end. Solo 1 famiglia su 3 si è concessa una vacanza dai 10 gg in su.
Nel 2024 gli italiani in vacanza sono stati più oculati: per il 68% il budget è stato rispettato, un altro 21% dichiara di aver sforato il budget, meno rispetto al 28% dell’anno scorso, mentre un ultimo 12% ha addirittura speso meno di quanto calcolato. Insomma, quest’estate le famiglie rispetto ad un anno fa (settembre 2023) sembrano essere state prese meno di sorpresa ed hanno saputo rispettare di più il budget previsto. La spesa per le vacanze nel 2024 è comunque risultata più alta che nel 2023 per quanto gli italiani fossero evidentemente più preparati all’aumento dei prezzi.
In questo clima di preoccupazione, dopo aver sostenuto spese importanti in vacanza, la famiglia italiana guarda al futuro con grande prudenza: il 53% delle famiglie dichiara che sarà necessario fare ancora sacrifici. Il dato è critico ma meno peggio di quello registrato da analoga domanda a settembre 2023 (l’area del sacrificio era stimata al 60%, al tempo). Resta il fatto che a settembre 2024 le famiglie sicure dei propri mezzi economici e pronte a concedersi in autunno/inverno quello che starebbe nei loro piani e desideri, sono solo l’8%.