Capitolo 4
Secondo l’ultimo Osservatorio mensile Findomestic uno su quattro non può permettersi spese aggiuntive per articoli 'verdi' e 'etici'
Agli italiani piace il prodotto sostenibile purché non costi oltre il 10% in più
Secondo l’ultimo Osservatorio mensile Findomestic uno
su quattro non può permettersi spese aggiuntive per articoli
'verdi' e 'etici'
Sì ai prodotti sostenibili nel carrello della spesa,
purché non costino oltre il 10% in più: la pensano
così quasi sette italiani su dieci secondo il nuovo
Osservatorio mensile realizzato da Findomestic in collaborazione
con Doxa. Soltanto l’1% degli intervistati, inoltre, è
disposto a spendere oltre il 20% in più. “Sebbene il
tema della sostenibilità sia sempre più al centro
dell’attenzione dei consumatori – commenta Claudio
Bardazzi, responsabile dell’Osservatorio Findomestic –
il prezzo rimane il principale driver di spesa per il 64% degli
intervistati e ben un cittadino su quattro dichiara di non potersi
permettere spese aggiuntive per prodotti ‘verdi’ ed
etici”.
UNO SU QUATTRO RESTA SCETTICO.
Il 51% degli intervistati associa la sostenibilità a un
impegno concreto delle aziende per ridurre il loro impatto
sull'ambiente, un altro quarto (25%) pensa che la
sostenibilità sia a tutti gli effetti uno stile di vita sempre
più diffuso. Il 24% degli intervistati rimane invece scettico:
per il 9% la sostenibilità è un ideale portato avanti
dagli ambientalisti, per il 9% si tratta di uno slogan utilizzato
dalle aziende per vendere di più, per il 4% si configura come
un costo per le imprese e per un altro 3% è una moda
passeggera.
AZIENDE SOSTENIBILI SE NON INQUINANTI.
Le aziende sostenibili sono, secondo il campione intervistato,
quelle che si sforzano di ridurre le emissioni e l’impatto
ambientale (62% con punte del 66% tra le donne). Ci sono altri
fattori che secondo gli italiani caratterizzano un’azienda
sostenibile: l’adozione di un codice etico di comportamento
(28%), dare priorità a ricerca, sviluppo e innovazione (26%),
tutelare le condizioni lavorative dei propri dipendenti (25%),
mantenere la produzione sul suolo nazionale (23%). Meno prioritari
appaiono il miglioramento della qualità dei prodotti/servizi a
beneficio dei consumatori (16%), lo sviluppo del territorio in cui
opera (15%), la generazione di occupazione (13%), informazioni
chiare e trasparenti sui prodotti (12%) e sull’operato
finanziario (10%).
PRIMA DI TUTTO ALIMENTI SOSTENIBILI.
Chi si dichiara interessato al tema della
sostenibilità è disposto a pagare di più soprattutto
per beni alimentari (29%), interventi di riqualificazione
dell’abitazione (13%), elettrodomestici e automobili
(9%).
RACCOLTA DIFFERENZIATA E RIDUZIONE DEI CONSUMI.
Il 43% degli italiani adotta comportamenti sostenibili per
contribuire alla tutela dell’ambiente, mentre il 37% lo fa
perché ha a cuore il benessere delle generazioni future. La
sostenibilità è fatta anche di piccoli gesti alla portata
di tutti: il 58% degli intervistati dichiara di prestare attenzione
alla raccolta differenziata, il 42% di ridurre al minimo i consumi,
il 23% di limitare riscaldamento e condizionamento ove possibile e
un altro 22% cerca di ricorrere alla riparazione degli oggetti
piuttosto che alla loro sostituzione. Il 17% degli intervistati
preferisce gli «spostamenti sostenibili», scegliendo di
muoversi a piedi o in bicicletta o con i mezzi pubblici (10%),
oppure utilizzando servizi di car, moto e bike sharing (4%).