Ad agosto le intenzioni d’acquisto degli italiani
rovesciano il dato positivo di luglio e tornano mediamente in
negativo del 10,3% influenzate soprattutto dalla crescente
preoccupazione per l’aumento dei prezzi, principale timore
per il 62% del campione intervistato (56% il mese precedente).
Secondo l’Osservatorio mensile Findomestic, realizzato in
collaborazione con Eumetra, l’andamento della propensione al
consumo, complice l’instabilità del contesto, è
stato altalenante negli ultimi 12 mesi con autunno in calo e
inverno in progressiva ripresa fino a inizio primavera. Il momento
peggiore si è registrato a novembre ‘22 e il picco
positivo a marzo ’23 con sei mesi contrassegnati dal segno
più e altrettanti in negativo.
“Se l’inflazione si conferma la preoccupazione
dominante - afferma Gilles Zeitoun, Amministratore Delegato
e Direttore Generale Findomestic – al secondo posto
tra i timori più avvertiti dagli italiani troviamo ad agosto
quello per il cambiamento climatico che registra una vera e propria
impennata (dal 35% al 49%) favorita dagli eventi atmosferici
estremi di luglio. Stabile, al terzo posto, la preoccupazione per
la diminuzione del potere d’acquisto che, insieme
all’ansia generata dal caro prezzi e alle conseguenze del
riscaldamento globale, contribuisce a mantenere su livelli bassi la
propensione a spendere nell’immediato (dal 29% al 26%) oltre
che a ridimensionare i progetti d’acquisto a tre
mesi”.
