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Osservatorio Mensile Ottobre 2015: spese estive, acquisti per la scuola e pianificazione del budget frenano la propensione agli acquisti dei prossimi tre mesi.

Settembre è il mese del rientro alla quotidianità e alla vita regolare, in cui si fa il bilancio dell’estate appena trascorsa e ci si dedica a nuovi progetti. Per questo, nonostante la soddisfazione per la situazione italiana aumenti raggiungendo il livello più alto dall’inizio delle rilevazioni (4,0), diminuisce la propensione complessiva a spendere nei prossimi tre mesi e quanti pensano di aumentare i propri risparmi nei prossimi 12 mesi (-1,2%).

Effettuando dei paralleli con lo scorso anno si rileva che sono meno gli italiani attivi che ipotizzano una buona situazione affettiva e relazionale nei prossimi 12 mesi: nel 2014 il 50% del campione aveva un livello di fiducia elevato per questa dimensione della vita, oggi soltanto il 42%. Di converso c’è un elemento che registra un miglioramento rispetto al 2014 quando ci riferiamo alla propria situazione economica e professionale. Infatti, misurando su una scala da 1 a 10 la fiducia accordata alle prospettive economico/professionali, i voti dati sono più generosi rispetto all’anno passato di circa mezzo punto (5 nel 2014, 5,4 nel 2015).

Se pensano alla situazione nei prossimi 12 mesi, gli intervistati auspicano il miglioramento della salute dei propri cari (41%) e personale (35%); rispetto allo scorso anno cala invece la rilevanza della stabilità lavorativa (33%, con un calo di 8 punti percentuali rispetto al 2014), continua ad essere avvertita la necessità del risparmio (32%, come nel 2014), e c’è più spazio per i sogni di carriera e di cambiamento di vita.

Per quanto concerne i miglioramenti auspicati per il Paese, si pone l’accento sulla riduzione della disoccupazione (28%) e la crescita economica (27%), evidenze già sottolineate l’anno scorso. Diminuisce invece l’attenzione posta al contenimento delle spese. Occorre però considerare che un importante 41% degli intervistati resta pessimista: secondo loro nulla di positivo accadrà nei prossimi mesi.

Rispetto al contesto internazionale, settembre porta con sé alcune preoccupazioni: su tutte l’avanzata dell’ISIS in Medio-Oriente (citato da oltre 6 intervistati su 10), in seconda battuta – anche se a notevole distanza – emerge il tema immigrazione con la preoccupazione per la gestione dell’arrivo in Italia, nel Mediterraneo e in Europa di quanti scappano dalla guerra. Un italiano su 3 (35%) si dichiara preoccupato per il tema ambientale: riscaldamento e inquinamento globale sono minacce sempre più percepite