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Osservatorio Mensile Febbraio 2017: l’84% degli italiani che sono partiti ha scelto l’Italia, percepita come meta turistica più sicura di altre rispetto al rischio attentati.

Chi è rimasto a casa (67% degli intervistati) lo ha fatto per motivi economici (47% contro il 40% dello scorso anno) o per motivi legati al proprio lavoro (24%, erano il 21% un anno fa). Una quota pari al 15% non ha potuto allontanarsi da casa per problemi di salute o familiari (in calo rispetto all’anno scorso quando era pari al 26%).

Il periodo di Natale e Capodanno è stato purtroppo caratterizzato da attentati terroristici che hanno colpito prima Berlino e poi Istanbul.

Tuttavia, nella maggior parte dei casi (65%), questi episodi non hanno condizionato le vacanze di chi ha potuto e voluto concedersi qualche giorno di vacanza.

Chi invece è rimasto colpito da questi fatti (pari al 35% dei vacanzieri) ha evitato soprattutto di frequentare luoghi troppo affollati (18%) o “simbolici” (13%), possibili bersagli di attacchi terroristici. Il 10% ha, infine, evitato di prendere l’aereo.

Diminuiscono, rispetto allo scorso anno, gli italiani che si sentono condizionati dalla paura di nuovi attentati nelle proprie scelte di viaggio nel 2017: sono il 48% contro il 54% rilevato nel 2016. L’84% (era l’82% un anno fa) degli italiani che sono partiti ha scelto l’Italia che continua a essere percepita come meta turistica più sicura di altre rispetto al rischio attentati: lo pensa il 31% degli intervistati, 4 punti percentuali in più dell’anno scorso. L’Europa in generale viene considerata più sicura (9%) di altre località quali l’America o l'Oriente nonostante il vecchio continente sia stato teatro degli ultimi attacchi terroristici. Quasi 3 italiani su 10 (28%) mantengono un atteggiamento «fatalista» nei confronti di questi eventi: credono che nessuna meta possa considerarsi veramente sicura rispetto al pericolo di attentati.